Storia del collegio

«Ripete il suo nome dal drago che è nello stemma del Boncompagni, della quale famiglia era Gregorio XIII, per cui suggerimento il Card. Marco Sitico Altemps costruì il palazzo di Mondragone, sopra i ruderi d’una villa romana, già proprietà dei Quintili, spogliati dei loro beni da Commodo, forse perché cristiani»

p. Lorenzo Rocci  (Il Mondragone, n. 14 del 19 settembre 1907)

Il Card. Marzo Sitico Altemps (1533 in Embs, nel 1556 nominato Vescovo di Cassano e Cardinale nel 1561) acquistò la villa del Card. Ranuzio Farnese, denominata Angelina e la fece ampliare dal Vignola. Altemps chiamò la Villa Tusculana e sotto Paolo V fu detta Villa Vecchia. Il Papa Gregorio XIII volle che s’edificasse Mondragone e i lavori furon fatti eseguire dall’Altemps (cominciarono nel 1573 su disegno dell’arch. Martino Longo). L’erede dell’Altemps vendette nel 1613 i beni al Card. Scipione Borghese, che fece eseguire altri lavori su disegno del Vasanzio e il completo assetto si ebbe nel 1620.

Il Pontefice Gregorio andò spesso a Villa Mondragone e nel 1582 vi firmò la celebre Bolla per la riforma del calendario giuliano. La Villa ospitò, tra gli altri, il Santo Card. Carlo Borromeo. Il 4 dicembre del 1864 il Principe Marcantonio Borghese aveva stipula con i Padri della Compagnia una Convenzione per «[…] riunire un numero di giovani in luogo ameno e salubre per esservi educati dai Padri della Compagnia di Gesù»,

L’8 settembre 1868 viene nominato Rettore del collegio il P. Francesco Saverio Falcone. Il Convitto di Mondragone apre il 1° febbraio del 1865: nel dopo pranzo arriva da Milano il primo convittore, Giancarlo de’ Duchi Scotti Gallarate, accompagnato dal suo genitore, che, per il cattivo tempo, passerà la notte in Convitto. Il secondo convittore a giungere è Carlo Rocchi, di Roma.

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